Eccomi con la recensione di uno dei miei ultimi acquisti.
Parliamo dell’MK-18 della Wartech, con RIS da 7” e nuovo allestimento denominato “Predator”. Nel forum è già presente la recensione della versione standard, ma siccome al momento non ho trovato nulla a riguardo di questa new entry, ho deciso di integrare.
La serie Predator è un nuovo allestimento introdotto da Wartech nel mercato italiano a partire dall’ultimo quadrimestre del 2014, con l’intento di fornire un prodotto dall’elevato standard costruttivo ma allo stesso tempo in grado di competere economicamente con prodotti mid-low cost.
Le principali differenze dichiarate dalla casa rispetto alla versione “full” dovrebbero essere:
- Gearbox standard prodotto e assemblato in oriente
- Hop up tradizionale
- Assenza di ottimizzazione tecnologica da parte dei tecnici italiani
Ma andiamo a vedere più nel dettaglio il prodotto.
L’asg si presenta in una scatola di cartone identica alla precedente, con appiccicato l’adesivo della casa madre con tanto di scritte in tricolore italiano
All’interno troviamo, oltre all’asg con spegnifiamma rosso montato, un caricatore maggiorato da 300bb stile stanag classico, l’asta di pulizia, uno spegnifiamma birdcage in metallo nero, il manuale utente, un sacchetto di UTILISSIMI pallini e una targhetta con riportato l’esito del test al cronografo. Il tutto in un poliuretano ben sagomato e compatto
La linea della replica è parecchio accattivante, la qualità dei gusci (ovviamente full metal) è ottima, la stessa della versione cazzuta. Le finiture sono molto buone, al livello delle migliori marche ben più costose, buone le verniciature, personalmente le metterei appena sotto alle migliori realizzazioni di VFC, King Arms e G&P in quanto un po’ troppo lucide (almeno per i miei gusti).
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Il caricatore in dotazione è veramente molto bello e riporta il calibro dell’arma real steel e i marchi del produttore. L’innesto con il lower è estremamente preciso e in seguito il pescaggio si rivelerà eccellente
Il caratteristico ris, è davvero un oggetto di alto livello, e presenta i riferimenti numerati dei settori.
I perni di fissaggio upper-lower hanno la vite di fissaggio per l’antirotazione e la riduzione del gioco
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Lo sportellino dell’otturatore è anch’esso ben rifinito e all’interno, la lamina del finto otturatore rimane arretrata azionando la leva di armamento, scoprendo la regolazione dell’hop up. Il bolt catch è funzionante e rilascia la lamina con uno scatto deciso. Il selettore non è ambidestro
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La replica viene fornita con un calcio crane di buona qualità, dotato di finesta superiore da cui si intravedono i riferimenti numerati riportati sul tubo, che aumentano man mano che si allunga il calcio
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Particolare delle mire flip up, anch’esse ben costruite e con gioco ridotto. Tacca a diottra regolabile in alzo e deriva, mirino a palo regolabile nell’alzo, con utili alette di protezione
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Il pozzetto caricatore nel receiver presenta segni di lavorazione minimi, ed è ben svasato per consentire un agevole inserimento. All’interno si intravede il gruppo hop up perfettamente allineato
La grip è la classica per Ar15, e presenta un fondello standard ventilato, fissato purtroppo con le viti direttamente nella plastica, senza inserti filettati metallici
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L’impianto elettrico è interamente cablato con ottimi cavi argentati della giusta sezione; il connettore montato è il classico mini Tamyia, con uscita nel tubo del calcio
Di serie è già presente l'anello per il fissaggio della cinghia a un punto
Passiamo ora a vedere com’è fatto dentro questo Predator, iniziamo a disassemblare.
SMONTAGGIO
Sfilando l’upper si intravede sul lato destro del gearbox, guardandolo dall’alto, la camma per il rilascio del finto otturatore: per il successivo smontaggio del gearbox occorre abbassarla leggermente per poter sfilare la leva del bolt catch. Notare che la spina piccola è godronata sul lato sinistro, quindi va smontata battendola da destra a sinistra
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Questo è il gearbox estratto dai gusci. Si vede bene la camma del bolt catch. Il selector plate è classico in plastica bianca, la cavetteria in argento come detto precedentemente
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Il gearbox aperto. Si tratta di un gearbox ovviamente Gen2 con pochi rinforzi, le boccole sono cuscinettate da 8mm. Rispetto alla versione con GB rosso notiamo subito che è assente la sede per lo smontaggio rapido della molla. Gruppo grilletto tradizionale di buona fattura, buone le saldature
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La terna è la stessa delle versioni precedenti, una 18:1 senza lode ne infamia, notiamo l’assenza del delayer su settoriale, unica grossa pecca. Lo spessoramento nel mio esemplare era già piuttosto buono su centrale e settoriale, mentre sul conico il gioco era eccessivo e andava rivisto
Il gruppo aria è di qualità decisamente buona per un primo equipaggiamento. Troviamo un cilindro cromato con foro a ¾, testa cilindro con or singolo, un ottimo pistone con cremagliera full metal già priva del secondo dente e guide alleggerite. La testa pistone, così come l’asta guidamolla (in acciaio) non hanno cuscinetti, a differenza della versione più costosa. Lo spingipallino è privo di or. La prova siringa era impeccabile senza spingipallino, con quest’ultimo montato aveva una leggerissima perdita, ovviabile con un filo di grasso siliconico
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Il motore è un classico torque ad albero lungo con magneti tradizionali, pignone con grano
La canna di precisione in ottone, diametro 6,04mm con gruppo T-hop up tradizionale in metallo
Il gommino è in gomma nera abbastanza morbida, leggermente più corto del solito, il pressore è anch’esso in gomma trasparente. Entrambi fanno un buon lavoro, consentendo una regolazione precisa e stabile, e uniti alla canna di buona qualità, forniscono un’ottima precisione. A fianco per paragone, quelli della versione full
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PRESTAZIONI
Appena tirato fuori dalla scatola e cronografato, il fucile mantiene le promesse anticipate nel tagliandino di collaudo: 96m/s con bb da 0,20 e un rof non esagerato ma dignitoso, di circa 14bb/s, nulla a che vedere con le versioni uscite poco tempo fa con motore catorcio. La prontezza nel singolo è buona, garantita dalla buona meccanica e dal motore dalla coppia generosa. Anche la precisione è di ottimo livello, con rosate strette e buona regolazione dell’hop up
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CONCLUSIONI
Indubbiamente ci troviamo di fronte a un “big deal”, una asg di alto livello venduta al costo di una mid level, che non fa rimpiangere repliche dei marchi più blasonati. Buone finiture e un comparto tecnico raffinato completano quello che di base è un ottimo progetto con un iter produttivo curato.
Per poco più di quello che pagheremmo un m4 full metal low cost, abbiamo una replica con gb da 8, cavi argentati, pistone hi speed e canna di precisione, il tutto ben assemblato e pronto ad essere usato a filo joule senza paura anche alimentando di 11,1.
Eccolo dopo la rivisitazione esteriore e meccanica, pronto per il prossimo game
Ciao a tutti,
Striker