
Originariamente inviata da
grigio
cris, perdonami, ma in quello che scrivi intravedo una curiosa forma di accanimento.
comunque ... ricominciamo dall'inizio.
il titolo del topic è fuorviante e profondamente sbagliato: una cosa è proporre un raffronto tra csen ed acsi (due enti di promozione sportiva) altro è farlo tra asnwg e csen peraltro mettendoci in mezzo la particella vs. ... "contro".
e' come fare un confronto tra una bistecca ed un bicchiere: li puoi trovare ambedue sulla tavola ma hanno una funzione decisamente diversa.
bene ha detto qualcuno: l'asnwg è una associazione di associazioni ... e allora il raffronto andrebbe eventualmente fatto con crl, csal, coreve ... e così via, associazioni di associazioni anch'esse.
queste realtà sono organizzate su base regionale o interregionale (e quindi rappresentano fenomeni meramente "territoriali") pur presentando alcuni elementi comuni (uno statuto, un campionato, la democrazia interna e così via) con l'asnwg.
lo csen è un ente di promozione sportiva nato per legare eventi sportivi a partiti dell'area di centrodestra.
affiliare (a norma di legge nel caso si sia organizzati in asd associazione sportivo dilettantistica) la propria associazione di soft air all'ente comporta poter acquisire una copertura rc garantita dal contratto stipulato tra lo csen ed una compagnia di assicurazioni (la sai, attualmente).
ulteriore opzione (anzi tre, visto l'esistenza di tessera base, integrativo a, integrativo b ) quella di poter assicurare i propri singoli associati contro gli infortuni.
un po' di tempo fa', l'asnwg precedentemente affiliata allo csen ne uscì per affiliarsi all'acsi (i motivi, in questo topic, credo esulino).
un gruppo di ex-asnwg, da lungo tempo in polemica con questa associazione si sono proposti allo csen per gestirne un'eventuale settore soft air.
anzi, per certi versi si sono "molto" adoperati perchè questo avvenisse, sostenuti e guidati in queste loro intenzioni dall'editore della rivista soft air adventure (vedi recente editoriale).
vado più in là, visto che me ne (pre)occupo da tanto: l'iniziativa è stata accuratamente pianificata e giunge quarta in ordine di tentativo.
lo csen si è reso ovviamente disponibile: non rischia nulla e trae solo vantaggi (finanziari e di rappresentanza politica) da nuove iscrizioni.
di fatto (io c'ero) ha subappaltato a tre soggetti (andrea ariani per il nord, davide paolini per il centro ed ernesto miano al sud ... quest'ultimo recentemente sostituito perchè non allineato con la lobby) la creazione di questa realtà.
uno di costoro ha redatto un codice etico, un altro il regolamento, un altro ancora ha realizzato una sorta di organigramma attraverso il quale "piramidalizzare" e gestire il tutto.
un "tutto" che è tutto-qui ... nient'altro: il codice etico proposto è inconcludente e sgrammatico, il regolamento farraginoso e complicato, l'organigramma ... una bella serie di caselle da riempire con giovani rampanti ... soprattutto "fedeli" alla lobby (sto seguendo i soggetti che vanno proponendosi bussando e mostrando "le grazie").
non basta un editoriale, un paio di articoli, una strombazzata convention per creare "qualcosa".
il problema però è che molti dei nostri, alcuni illusi, alcuni superficiali, alcuni interessati, alcuni complici ... vanno credendoci.
di qui il raffronto tra una bistecca (con tutti i suoi limiti: c'è chi dice sia cotta, chi cruda, chi buona, chi cattiva) ed un bicchiere.
un bicchiere, ... un contenitore, ... vuoto.
saluti da paolo "grigio"
ps: e a conferma degli interessi degli enti di promozione sportiva, adesso vi posto un'interessante e recente comunicazione.