Ultimamente sto leggendo diversi topic di utenti che hanno problemi con le loro batterie.
Mi sto riferendo UNICAMENTE a quella fetta di utenti che utilizzano batterie al Ni-Cd e Ni-Mh.
Chi utilizza batterie LIPO automaticamente adopera caricabatterie dedicati che, ovviamente, hanno tutt’altri parametri di misurazioni e, soprattutto, di sicurezza.
Perciò, chi utilizza batterie LIPO ignori questo topic.
Noi diamo per scontato che, se la batteria non si carica, la colpa è della batteria stessa o che noi sbagliamo qualche cosa.
Molte volte, però, la batteria non c’entra nulla e le cause vanno ricercate nel caricabatterie
Questo tutorial è indirizzato soprattutto a chi utilizza dei caricabatterie “commerciali” che non contemplano un display su cui leggere i valori della tensione e della corrente durante la carica di una batteria, sia essa al Ni-Cd che al Ni-Mh. Vi posso garantire che, molte volte, quello che dichiarano sul caricabatterie non è esattamente quello che poi viene misurato con gli strumenti.
Per “monitorizzare” il corretto funzionamento di un caricabatterie e necessario un semplice Tester (digitale o analogico) e un cavetto di raccordo “particolare” per misurare la corrente.
Ma andiamo per ordine.
MISURAZIONE DELLA TENSIONE (VOLT) DI CARICA
Molti di voi, erroneamente, misurano con un Tester la tensione che esce dal caricabatteria senza aver attaccato la batteria. Ebbene, questa misurazione “a vuoto” non serve assolutamente a nulla.
Per sapere il valore “reale” dei volt che entrano nella batteria bisogna misurarli proprio ai capi della batteria stessa.
Per misurare i volt con cui il caricabatteria sta caricando la batteria bisogna, per prima cosa, settare il Tester su misure in “continua” ( DCV oppure “=” ). Bisogna tenere conto che un buon caricabatteria, per caricare una 9,6v, deve dare “almeno” 12 volt di tensione e perciò se sul tester non c’è una portata vicina (ma superiore) ai 12 volt., settate lo strumento sulla portata successiva (molto probabilmente 50v.).
Una volta settato il Tester per le misurazioni in continua e sulla portata in volt superiore, attacchiamo il caricabatteria alla corrente e colleghiamo la batteria. Poi prendiamo i puntali del tester ed infiliamoli (misurazione in “parallelo”) nel connettore della batteria, esattamente come indicato nel disegno sottostante.
Rispettate, ovviamente, le polarità: positivo del tester sul positivo della batteria e negativo del tester sul negativo della batteria. Se invertite i fili, lo strumento indicherà una tensione negativa. Niente di preoccupante se avete un Tester digitale (basta non considerare il segno – davanti al numero) ma, se avete un tester analogico, oltre a non leggere nulla, correte il rischio di danneggiare lo strumento.
Immediatamente il Tester indicherà il valore della tensione con cui il vostro caricabatteria sta caricando la batteria.
- chi ha il tester “analogico, se ha settato una tensione max di 50v., deve leggere il valore della tensione sulla scala dei 50v.
- chi ha il tester digitale, leggerà automaticamente il valore della tensione sul display.
Viene da se che se lo strumento indicherà una tensione inferiore ai 9,6v, questo sta a significare che il caricabatterie non riuscirà mai a caricare completamente la batteria.
MISURAZIONE DELLA CORRENTE DI CARICA (MILLIAMPERE/AMPERE)
Mentre per misurare i volt il tester va messo “in parallelo” sul connettore della batteria, per misurare la corrente bisogna mettere i puntali “in serie” e, perciò, è indispensabile crearsi un “cavetto di raccordo”.
Il cavetto consiste semplicemente in una prolunga da infilare fra il connettore del caricabatteria e il connettore della batteria, con il filo “positivo” (rosso) tagliato a metà, in modo da attaccarci i puntali del Tester.
Una volta fatto il cavetto di raccordo, inserirlo fra il caricabatteria e la batteria e inserire i puntali del tester come indicato nel disegno. Fare attenzione a collegare il puntale positivo del Tester nel raccordo proveniente dal caricabatteria e il puntale negativo in quello proveniente dalla batteria. Anche in questo caso, se invertite i fili, lo strumento segnalerà una corrente “negativa”. Niente di preoccupante se avete un Tester digitale (basta non considerare il segno – davanti al numero) ma, se avete un tester analogico, oltre a non leggere nulla, correte il rischio di danneggiare lo strumento.
Come per la misurazione della tensione, anche in questo caso il Tester va settato su misurazioni di corrente in “continua” (DCA) e va utilizzata una portata superiore al valore indicato sul caricabatteria. Se si dispone di un caricabatteria con diverse regolazioni di corrente, settare il Tester su una portata superiore a quella del valore della corrente di carica scelta .
Se si rimane sotto 1 Ampere (1.000 mA - milliAmpere) di corrente, posizionare il tester su misurazioni mA leggermente superiori a quelli scelti in quel momento per caricare la batteria.
Es.: se si è scelta sul caricabatteria una corrente di carica di 150ma, posizionare il tester su una misurazione superiore (250mA – 500mA …..)
Quella che leggerete sullo strumento è la corrente “reale”che, in quel momento, sta caricando la batteria.
Voi non avete idea di quanti caricabatteria “commerciali” forniscano correnti e tensioni completamente diverse da quelle indicate nelle loro specifiche tecniche !!
Io avevo un caricabatterie della Konig a correnti variabili (da 25mA a 300mA) per batterie fino a 9,6v che, in realtà, forniva “solo” 9v di tensione di ricarica per un massimo di 150mA (dove avrebbe dovuto darne 300mA) di corrente.
Se per la corrente poteva ancora andare bene, le uniche batterie che poteva caricare erano quelle al Ni-Cd da 8.4v.
Ecco, ora siete almeno in grado di stabilire se il vostro caricabatteria funziona correttamente. Una volta appurato che la vostra batteria sta ricevendo le giusti dosi di corrente e tensione di carica e questa non si carica, è chiaro che la colpa va ricercata in un elemento della batteria che, probabilmente, è passato a miglior vita.